Obiettivi formativi:

Le incomprensioni fanno parte della vita di ciascuno di noi ed è naturale che esistano anche sul posto di lavoro. I conflitti sul luogo di lavoro possono avere dannose conseguenze se vengono ignorati. La tensione che serpeggia in ufficio deve essere presa in considerazione, e non nascosta come a volte accade, ciò può rovinare relazioni e può influire negativamente sul morale e sulla produttività dei dipendenti e sul buon esito delle scelte organizzative. In poche parole può danneggiare l’ambiente in cui si lavora. È importante intervenire subito. I conflitti possono essere sani o nocivi. Spesso i conflitti nascono per questioni legate al potere o a un’eccessiva competitività. Favorire il dialogo e perché no, anche il dissenso può essere utile a stimolare la creatività. I problemi sorgono quando i contrasti diventano personali influenzando le emozioni e i comportamenti in questo caso bisogna intervenire. I manager o chi per loro devono prendere in mano la situazione. Qualunque sia la natura dei contrasti è bene intervenire in fretta. A farlo possono essere i professionisti delle risorse umane o in altri casi invece è bene affidarsi a consulenti esterni.

 

MACROPROGRAMMA:

– Assertività e gestione dei conflitti;

– Dinamiche dei conflitti: comprenderle, prevenirle e risolverle attraverso l’assertività;

– Analizzare la situazione, capire quali sono le differenze che hanno fatto scattare il conflitto e arrivare alla radice del problema;

– Prepararsi ad ascoltare attivamente;

– Come sviluppare la fiducia in sé stessi e la capacità di assumere responsabilità individuali;

– Osservare il linguaggio non verbale per capire se c’è qualche cosa di non espresso;

– Cultura della fiducia e comunicazione;

– Il riconoscimento dei contributi positivi dei dipendenti e dei colleghi;

– La competizione;

– Il team come efficace innovazione e produttività;

– I ruoli definiti;

– Diritto di rilevare un errore e il come esprimere una critica costruttiva;

– La capacità di dire no;

– Riconoscimento di relazioni non assertive;

– Valorizzazione delle diverse posizioni nel rispetto e della visione altrui.